Italia
Nell’ultimo trimestre del 2018, abbiamo realizzato una struttura metallica subacquea “Cofferdam” composta da tubazioni dn 1.000 lunghezza 33 mt e palancole metalliche AZ48-700 lunghezza 28 mt e installato una porta metallica “gate” posizionata al centro della struttura stessa. La quota finale di testa della struttura varia da -9,00 a -14,00 m s.l.m.m.
Mezzi, attrezzature e operatori impiegati
- Mezzi: nave Adhemar De Saint-Venant con sistema di posizionamento dinamico DP2
- Attrezzature impiegate: due sistemi LARS (Launch And Recovery System), una camera di decompressione, una control room e un vibroinfissore PTC 120
- Attrezzature speciali: sistema di controllo GPS per divers in immersione
- Personale: un supervisor, 9 operatori tecnici subacquei e 2 operatori per vibroinfissore
- Numero immersioni eseguite: 110
- Profondità massima di lavoro: -24,00 m s.l.m.m.
- Infortuni: 0
- Durata: ottobre 2018 - dicembre 2018.
Tutta l’attrezzatura per le immersioni e per la vibro-infissione è di nostra proprietà ed è stata trasportata e installata a bordo della nave.
Albania
Abbiamo realizzato l’intera struttura che permette l’arrivo a terra di una pipeline per gas del diametro di 1.000 mm. La struttura metallica “cofferdam” con lunghezza pari a m 700,00 è stata realizzata per metà a terra e per metà a mare ed è composta da due palancolati metallici paralleli e da strutture di spinta costruite in opera e posizionate all’interno degli stessi.
Per permettere l’infissione degli elementi metallici è stata realizzata, a partire dalla battigia, una scogliera provvisoria in materiale lapideo di lunghezza pari a m 300,00 posizionata lungo il lato nord del cofferdam. La realizzazione della scogliera ha richiesto la fornitura e la messa in opera di 60.000 Ton di materiale lapideo di varie dimensioni.
Per permettere l’arrivo della pipeline è stato eseguito, all’interno del cofferdam, il dragaggio del fondale a sezione ristretta e pendenza costante. Il volume dragato è stato pari a 20.000 mc.
Mezzi, attrezzature e operatori impiegati
- Mezzi: 2 gru cingolate, 2 vibroinfissori, 3 escavatori idraulici
- Attrezzature speciali: drone per esecuzione di rilievi batimetrici con sistema GPS
- Personale: 4 tecnici di cantiere 13 operatori
- Infortuni: 0
- Durata: da settembre 2018 al 31 dicembre 2020.
Articoli del Sole 24 Ore
Un primo articolo del Sole 24 Ore - pubblicato il 15 novembre 2020 - racconta l'entrata in funzione del gasdotto Tap (il Trans Adriatic Pipeline che attraversa Turchia, Grecia, Albania, s’inabissa sotto l’Adriatico ed emerge in Puglia.
Domenico Palmiotti, il 20 marzo 2021, nell'articolo "Tap, primo miliardo di metri cubi di gas e gli ulivi tornano al loro posto" racconta:
"Tap ha completato il ripristino ambientale e si accinge a riconsegnare ai proprietari i terreni usati per i lavori (potranno disporne ma dovranno attenersi ad alcune regole di sicurezza). Inoltre, la società ha ricostruito i muretti a secco smontati per far posto alle piste di transito dei mezzi e ha rimesso a dimora, laddove erano, gli ulivi tolti qualche anno fa perché situati in area lavori. Insieme agli ulivi, ripiantati anche arbusti e cespugli della macchia mediterranea.
Sono tornati al loro posto, in buone condizioni e georeferenziati, 828 ulivi originari, tra cui alcuni monumentali, che durante i lavori sono stati trasferiti per la custodia e la cura a Masseria del Capitano. Gli ulivi abbattuti come disposto dalle autorità fitosanitarie poiché affetti da Xylella, sono stati invece sostituiti da 930 nuove piante, di varietà resistenti al batterio.
A Masseria del Capitano, dove erano ospitati gli ulivi trasferiti, sono stati piantati nuovi alberi per creare un'area boscata di oltre 2 ettari. È un investimento di Tap che sarà fruibile al pubblico. Al netto dei ripristini, Tap fa sapere che sono state messe a dimora circa 12.000 nuove piante autoctone".