L’opera offre allo scalo calabrese la piena disponibilità di banchina lungo l’intero canale portuale, che nell’ultimo tratto ha una profondità di 17 metri. L’imboccatura del canale ha una larghezza di circa 300 m. Dispone di 5.125 m. di banchine (m. 3.391 lungo il lato di levante, m. 814 lungo il lato nord e m. 920 lungo il lato di ponente).
Il progetto migliora la capacità del porto di ricevere e lavorare H24 anche le navi più grandi di ultima generazione (lunghezza 400 metri, larghezza 62). Il porto consta di due terminal, uno container e uno automobilistico che movimenta tra 300 e 350mila autoveicoli all’anno. Da dicembre 2020 è attivo anche il gateway ferroviario che consente allo scalo di puntare sull’intermodalità.
Ampiezza degli accosti, profondità dei fondali, posizione mediana lungo la direttrice Suez - Gibilterra e baricentrica nel Mediterraneo, rendono Gioia Tauro il più grande porto italiano di transhipment. Nel 2020 ha visto un incremento del 26% del traffico container (oltre 3 milioni) in netta controtendenza con gli altri porti, nazionali e internazionali.