La normale procedura di posa subacquea di cavi/cavidotti prevede l’apertura di una trincea con scavo a benna, la posa in opera e la successiva chiusura dello scavo, il tutto delimitando l’area operativa con strutture antitorbidità provvisorie di tipo fisso. Il superamento di questo sistema di posa è fondamentale per operare senza compromettere il delicato equilibrio di ecosistemi sensibili come la laguna di Venezia (sito di interesse nazionale SIN).
Durante la posa di un elettrodotto subacqueo da 132kW nella laguna veneta abbiamo utilizzato la macchina affossacavi a controllo idraulico trencher “MAC 1” dotata di una struttura galleggiante semovente antitorbidità. Questo sistema è stata oggetto di una estesa indagine ambientale che si è tradotta in due campagne di misura: la torbidità dell’acqua con sonda multi-parimetrica CDT e il clima acustico indotto dal cantiere sul paesaggio circostante.
L’indagine ha confermato l’efficacia del nostro sistema di posa e dei presidi ambientali che mitigano gli effetti sull'ambiente: i livelli di torbidità risultano inferiori rispetto alla posa tradizionale (diminuiscono le sospensioni di materiale durante lo scavo/interro e la diffusione del materiale risospeso dal fondale) e il monitoraggio del clima acustico ha rilevato alla distanza di 150 m dal cantiere 4 dBA (corrispondente al valore limite di emissione diurno delle zone ricomprese in classe 1).